La gestione dell’acqua in tempi di siccità diventa una preoccupazione centrale per molte istituzioni e l’aeroporto di Barcellona-El Prat Josep Tarradellas non fa eccezione. Aena ha lanciato un avvertimento all’Istituto Metropolitano dei Taxi di Barcellona in merito al divieto di lavare i taxi con acqua potabile presso le strutture aeroportuali a causa dell’emergenza siccità decretata dalla Generalitat de Catalunya.
Questa misura, che fa parte di un piano d’azione più ampio, mira principalmente a prevenire lo spreco di acqua potabile in un momento in cui le risorse idriche sono scarse.
Secondo le autorità aeroportuali, una delle azioni da attuare è impedire che i taxi vengano lavati con acqua potabile nelle aree di attesa dei terminal T1 e T2.
Aena vieta di lavare i taxi con acqua potabile a El Prat
La richiesta di Aena include la richiesta ai tassisti di non pagare personale esterno per il lavaggio dei veicoli, poiché spesso utilizzano l’acqua delle fontane pubbliche e dei rubinetti dei lavandini per la pulizia.
Questa misura mira a scoraggiare questa pratica e a garantire un uso responsabile dell’acqua nei locali dell’aeroporto.
Inoltre, i tassisti sono stati invitati a non trattare con gli addetti alle pulizie clandestini che offrono i loro servizi nelle aree di attesa dell’aeroporto.
Questi detergenti, pur offrendo una soluzione rapida ed economica, sono spesso alimentati con acqua potabile proveniente da fonti pubbliche, il che va contro le misure di conservazione dell’acqua.
Diversità delle attività dell’economia informale in aeroporto
La proliferazione di attività clandestine, come la vendita di cibo e i servizi di pulizia clandestini, è attribuita alla mancanza di servizi adeguati nell’aeroporto. I tassisti sostengono che l’assenza di mense e di opzioni alimentari accessibili alimenta l’economia informale in queste aree.
Il divieto di lavare i taxi con acqua potabile all’aeroporto di Barcellona fa parte di un più ampio sforzo di conservazione dell’acqua durante la siccità.
Aena e altre autorità stanno prendendo provvedimenti per promuovere un uso responsabile della risorsa ed evitare sprechi in un momento critico.
Misure urgenti in tutta la Catalogna
Va ricordato che la siccità in Catalogna ha raggiunto un punto critico, spingendo le autorità a prendere misure drastiche per preservare l’approvvigionamento idrico. Uno di questi mira a ridurre il consumo di base a 200 litri per abitante/giorno nelle AMB. Chi supera questo limite riceverà una lettera di avvertimento dalla WBA.
Un’altra strategia prevede la riduzione della pressione dell’acqua ai rubinetti in sette comuni dell’area metropolitana, che interessa circa 90.000 persone, per risolvere i problemi della rete di distribuzione.