Barcellona intensifica la vigilanza per regolamentare gli appartamenti turistici. A partire dal 2029, il Comune prevede di cessare le attività di ispezione e sanzionamento. Questo al fine di estinguere gli appartamenti turistici illegali. Lo ha dichiarato il sindaco di Barcellona, Jaime Collboni, in una conferenza stampa con Isabel Rodríguez, ministro dell’Edilizia abitativa e dell’Agenzia urbana.
L’intervista ha fatto seguito a una visita a un complesso di case popolari per anziani e affitti sociali. È stato evidenziato l’impatto nazionale e internazionale della relazione del Consiglio Comunale.
Resistenza legittima da parte di alcuni ambienti
Di fronte all’estinzione degli appartamenti turistici, Collboni ha sottolineato che c’è una legittima resistenza da parte di alcuni settori, ed è per questo che sottolinea l’importanza di garantire la certezza del diritto. Questi servizi di ispezione saranno rafforzati perché c’è ovviamente il rischio che il mercato illegale fiorisca o che voglia rispondere a una domanda in cui l’offerta legale è scomparsa, come indicato dal sindaco.
10.500 sanzioni dal 2016
Sono già state comminate più di 10.500 sanzioni dal 2016, quando sono stati avviati i primi servizi di ispezione degli appartamenti turistici senza licenza. Sono stati presentati anche 9.700 ordini di stop al lavoro. Collboni ha sottolineato che quando sono iniziate le ispezioni c’erano già 6.000 appartamenti con attività turistiche illegali. Ha indicato che attualmente vengono disattivati da 300 a 400 appartamenti senza licenza ogni mese.
Il messaggio di Collboni ai residenti è che possono stare tranquilli che gli appartamenti turistici abusivi non opereranno più illegalmente, affermando: “L’attività di controllo e sanzionamento è e sarà pienamente avviata”.
Il ministro dell’edilizia abitativa è d’accordo con la decisione del consiglio comunale
Allo stesso modo, il Ministro per gli Alloggi e l’Agenda Urbana è d’accordo con la decisione del Comune di Barcellona di eliminare gli appartamenti turistici a Barcellona entro il 2028. Ha incoraggiato altri sindaci ad adottare misure simili nei comuni con aree di affitto stressate.
D’altra parte, Collboni sottolinea di non essersi girato dall’altra parte e di essersi concentrato sull’offerta di soluzioni al problema dell’accesso agli alloggi nella capitale catalana. Prevede inoltre che i cittadini di Barcellona sapranno riconoscere gli sforzi del sindaco e del consiglio comunale nel realizzare questa misura.
Conflitto tra due interessi legittimi
Per il Ministro degli Alloggi, Rodríguez, si tratta di un conflitto tra due interessi legittimi, come lo sviluppo dell’attività economica e i diritti sociali. Per quanto sia riconosciuto il diritto a un alloggio accessibile e dignitoso, è sempre necessario essere dalla parte giusta.
Vale la pena notare che il ministro ha esortato tutti i sindaci delle città in cui ci sono aree di affitto stressate che riducono l’offerta di alloggi a prendere provvedimenti. Aumentando i prezzi. Ha inoltre spiegato che quando si tratta di alloggi che offrono affitti temporanei, questi saranno gestiti attraverso un’unica piattaforma. L’accreditamento deve essere fornito su questa piattaforma per evitare frodi e abusi.