Con un’iniezione di capitale di 10 milioni di euro, il Comune di Barcellona ha creato un nuovo fondo per investire in startup del settore DeepTech.
Il Consiglio comunale di Barcellona avvierà una fase di finanziamento con un fondo pubblico-privato con un importo iniziale di 10 milioni di euro per il Comune. L’obiettivo è cercare partner di private equity per raggiungere un importo totale di 30 milioni di euro.
Il capitale sarà destinato al settore DeepTech di Barcellona, un settore nato da centri di ricerca e università.
È in questi spazi che si svolge il lavoro high-tech alla ricerca di soluzioni innovative che soddisfino le esigenze attuali e future della società nel campo della tecnologia.
Investimenti per le startup DeepTech
L’annuncio di questo capitale per i progetti DeepTech è stato fatto durante il primo Barcelona Deep Tech Summit, uno spazio che è servito a mettere in contatto la comunità scientifica con quella imprenditoriale.
Da parte sua, Jaume Collboni, vicesindaco di Barcellona, ha dichiarato che questa iniezione di capitale mira a trattenere e valorizzare il talento delle aziende in cui c’è innovazione aziendale.
Ha aggiunto che “le innovazioni che emergono da queste aziende basate sulla scienza sono volte a migliorare il benessere delle persone. Hanno anche un forte impatto sul clima, sulla salute umana, sulla lotta alle malattie e sul risparmio e l’efficienza energetica”.
Questo tipo di meccanismo di sostegno è il modo migliore per trattenere i talenti che emergono nelle università e per trasformare in realtà i progetti che nascono in città in queste istituzioni del sapere.
Questo nuovo fondo si aggiungerà a un altro fondo che il Comune già possiede insieme a Barcelona Activa.
Si tratta di “Barcelona Accelera”, un meccanismo di finanziamento per le startup che viene promosso anche con una somma di 10 milioni di euro di origine pubblica e che si prevede raggiunga i 50 milioni di euro di capitale privato, per rafforzare l’imprenditoria catalana.
Primo vertice DeepTech di Barcellona
L’evento, a cui ha partecipato anche il Ministro della Scienza e dell’Innovazione Diana Morant, ha visto la presenza di oltre 500 partecipanti nazionali e stranieri, nonché di relatori esperti e di spicco in rappresentanza di Meta, NASA, ABB Robotics, Nestlé, tra gli altri.
Nell’ambito del congresso si è tenuto un forum sugli investimenti con la partecipazione di importanti fondi di start-up Deep Tech.
Allo stesso modo, la startup “Qilimanjaro Quantum Tech” (derivata dal Barcelona Supercomputing Center (BSC-CNS), dall’Università di Barcellona (UB) e dall’Istituto di Fisica delle Alte Energie), è stata premiata dai Barcelona Deep Tech Awards come la migliore startup deep tech della Catalogna.
Il premio consentirà loro di partecipare al congresso internazionale di benchmark “Hello Tomorrow” che si terrà nel marzo 2023 a Parigi.