Barcellona è una città che non smette mai di evolversi e i risultati del sondaggio sui servizi municipali 2024 mostrano chiaramente che la sua popolazione è cambiata in modo significativo negli ultimi anni. Sebbene molti abbiano ancora in mente un’immagine tradizionale degli abitanti di Barcellona, la realtà è molto diversa. Auto, telefoni, abitazioni e lingue sono alcuni degli indicatori che mostrano una Barcellona che, a seguito della rivoluzione demografica, ha trasformato le proprie abitudini e caratteristiche.
Addio all’automobile: sempre meno barcellonesi possiedono un veicolo proprio
Uno dei cambiamenti più evidenti è il declino del possesso di automobili. L’indagine rivela che solo il 51% dei residenti registrati e il 46% delle famiglie possiede un’auto. Questa tendenza è in netto calo da anni. Nel 2000, sette barcellonesi su dieci possedevano un’auto, una cifra che è diminuita notevolmente nel corso del tempo. L’impatto della pandemia ha accelerato questo calo, ma anche dopo la ripresa economica la tendenza è ancora in discesa. Il calo del possesso di un’auto è legato anche ai dibattiti sulla mobilità a Barcellona. Le limitazioni al traffico sono sempre più accettate dai residenti, che sono favorevoli a misure per limitare il traffico in città. Tuttavia, ciò non è sempre ben accetto dai lavoratori e dai visitatori che arrivano dall’area metropolitana, il che rappresenta una sfida per la coesistenza di entrambi i gruppi.
Il declino del telefono fisso: Barcellona diventa mobile
Un altro cambiamento significativo riguarda le telecomunicazioni. Il telefono fisso, che per decenni è stato un elemento indispensabile in ogni famiglia, è caduto in disuso. Oggi solo il 53% delle famiglie e il 51% dei residenti dispone di un telefono fisso. Nel 2004 la percentuale era del 90%, ma l’avvento dei telefoni cellulari e la diffusione della connettività a internet hanno completamente soppiantato il vecchio apparecchio. Questo cambiamento riflette una trasformazione più ampia: il 92% delle famiglie e il 95% degli abitanti di Barcellona dispongono di una connessione a internet, una cifra che è cresciuta esponenzialmente negli ultimi due decenni. Nel 2000, solo il 23% delle famiglie e il 20% dei residenti aveva accesso a internet. L’impatto dell’era digitale sulla vita quotidiana è innegabile e Barcellona non fa eccezione.
Una Barcellona più globale e diversificata
Il passaggio generazionale e la globalizzazione hanno trasformato il profilo degli abitanti di Barcellona. Secondo l’indagine, solo il 36% dei residenti vive a Barcellona da sempre, mentre un altro 35% è in città da più di dieci anni. Ciò significa che quasi il 30% dei residenti è arrivato in città negli ultimi dieci anni e il 18% negli ultimi cinque. Non si tratta di un fenomeno nuovo: Barcellona è sempre stata una città accogliente, ma ciò che è cambiato è la provenienza e la durata del soggiorno dei nuovi residenti. Le ondate migratorie dei decenni precedenti sono state sostituite da nuove generazioni di cittadini in cerca di opportunità in città, anche se molti di loro sono stati spinti ad andarsene a causa dell’elevato costo degli alloggi e dell’inflazione. Questo processo di sostituzione, se da un lato ha aumentato la popolazione di Barcellona negli ultimi due anni, dall’altro ha creato una sfida importante: il 27% dei residenti dichiara di volersi trasferire altrove. La capacità di Barcellona di trattenere sia i locali che i nuovi arrivati sarà fondamentale nei prossimi anni.
L’uso del linguaggio: un riflesso della trasformazione
L’arrivo di nuovi residenti e la globalizzazione hanno avuto un impatto anche sull’uso delle lingue in città. Il catalano, che per molti anni è stato la lingua predominante a Barcellona, ha visto il suo utilizzo diminuire costantemente. Nel 2024, solo il 34% degli intervistati dichiarerà che il catalano è la propria lingua abituale, un dato che è diminuito di un punto ogni anno dopo la pandemia e di dieci punti dal 2004. L’uso dello spagnolo, invece, è cresciuto pochissimo. Attualmente è parlato come lingua preferita dal 56% dei residenti, lo stesso dato di un anno fa. Ma ciò che colpisce è la crescita di altre lingue. Nel 2024, l’8% dei barcellonesi affermerà che la propria lingua abituale non è né il catalano né lo spagnolo, un aumento significativo rispetto al 4% del 2014. Questo cambiamento nell’uso delle lingue è un riflesso diretto della trasformazione demografica della città. Senza politiche pubbliche che promuovano l’uso del catalano, è probabile che questa tendenza continui nei prossimi anni, dato che Barcellona continua ad attrarre nuovi residenti da tutto il mondo.
Una città che è cambiata in modo significativo
La Barcellona di oggi è una città che è cambiata in modo significativo negli ultimi anni. I vecchi barcellonesi non sono più la maggioranza e la popolazione è composta da un mix eterogeneo di nuovi residenti e vicini di vecchia data. Anche le abitudini sono cambiate: meno auto, più telefoni cellulari e una connettività internet quasi totale. Questa trasformazione pone sfide significative per la città, dalla mobilità al mantenimento della popolazione, e richiede che le autorità adottino politiche che affrontino queste nuove realtà. Allo stesso tempo, Barcellona rimane una città vibrante e dinamica, un crogiolo di culture ed esperienze che continua ad attrarre migliaia di persone ogni anno.