Il CETIR Ascires, un’importante équipe medica catalana specializzata in Diagnostica per Immagini e Medicina Nucleare, è diventato un pioniere nel campo delle biopsie epatiche virtuali.
Grazie allo sviluppo di biomarcatori proprietari, sono riusciti a diagnosticare le malattie del fegato senza dover ricorrere a biopsie invasive.
L’infiammazione, l’accumulo di grasso nel fegato, la fibrosi o il sovraccarico di ferro sono indicatori associati a varie malattie epatiche.
Cetir Ascires è stato uno dei pionieri nell’introduzione di questa tecnica in Catalogna.
L’Associazione spagnola per lo studio del fegato (AEEH) mette in guardia sull’aumento dei problemi epatici nella popolazione spagnola, in particolare legati alla malattia del fegato grasso non alcolica.
Sorprendentemente, l’abuso di fast food e lo stile di vita sedentario sono diventati la principale causa di cirrosi nel Paese, superando il consumo di alcol.
L’assunzione di cibi veloci e di prodotti trasformati ha un impatto significativo sullo sviluppo delle malattie epatiche, il che rende ancora più cruciale la diagnosi precoce.
Come vengono eseguite le biopsie epatiche virtuali
Utilizzando sequenze avanzate di risonanza magnetica (RM) e una tecnica innovativa chiamata elastografia, sono riusciti a creare uno strumento chiamato HepaTools, che genera una sorta di biopsia virtuale del fegato.
L’elastografia consiste nell’applicazione di vibrazioni a bassa intensità all’addome, che consentono di ottenere una mappa visiva del fegato e di determinarne il grado di rigidità.
Queste informazioni sono fondamentali per stabilire se il fegato presenta livelli normali, infiammazione, fibrosi o cirrosi, facilitando la diagnosi precoce delle patologie epatiche.
La valutazione di questi livelli è essenziale per la diagnosi precoce e la gestione di condizioni come la malattia del fegato grasso non alcolica e altri disturbi metabolici o autoimmuni.
Tuttavia, le biopsie convenzionali, che rappresentano il gold standard per l’analisi di questi parametri, sono invasive, richiedono il ricovero in ospedale e comportano rischi di complicazioni.
Per evitare questi inconvenienti, il Dipartimento R&D&I di Ascires (AsciresLab) ha sviluppato dei biomarcatori che permettono di analizzare questi valori con test di imaging non invasivi e indolori per il paziente.
Il vantaggio di HepaTools è che fornisce una valutazione accurata e quantitativa dei parametri epatici nell’intero organo, a differenza della biopsia convenzionale che analizza solo un piccolo campione di tessuto.
Inoltre, evita i rischi e le complicazioni associate alle biopsie invasive.
Progetto in fase di validazione
Il progetto ha raggiunto la validazione preclinica con la pubblicazione dei biomarcatori di imaging sulla rivista Diagnostics.
Attualmente è in fase di validazione clinica in collaborazione con l’Istituto di Ricerca sulla Salute (INCLIVA), dove sta lavorando con pazienti con diagnosi di malattia del fegato grasso non alcolica.
L’obiettivo finale è quello di sviluppare un algoritmo basato sul computer per diagnosticare le malattie del fegato.