Fino al 21 gennaio 2022, l’Alta Corte di Giustizia della Catalogna (TSJC) ha autorizzato l’estensione del coprifuoco notturno in città.
Lunedì scorso, la Generalitat ha chiesto di mantenere la misura, al fine di contenere l’aumento dei casi della variante omicron del coronavirus e di poter garantire l’assistenza sanitaria.
L’attuale situazione pandemica presenta scenari sfavorevoli e richiede un’azione urgente.
Pertanto, il coprifuoco notturno sarà in vigore per il momento, fino al 21 gennaio, in 132 città catalane. Include Barcellona, i capoluoghi di provincia e le città metropolitane con più di 10.000 abitanti.
La misura si applica tra l’una e le sei del mattino.
Altre misure oltre al coprifuoco notturno
Anche i magistrati dell’Alta Corte di Giustizia della Catalogna hanno approvato il decreto che limita gli incontri sociali per altri 14 giorni.
La capienza massima consentita per le cerimonie civili e gli atti religiosi sarà pari al 70% della capienza della struttura.
L’uso del certificato Covid è esteso anche ai siti in cui questa misura è già in vigore.
Nonostante il nostro Paese sia uno dei leader in termini di tassi di vaccinazione, sta affrontando una nuova ondata di casi a causa della presenza della variante omicron, più contagiosa delle precedenti.
A partire da martedì 4 gennaio, sono stati registrati circa 2.433 casi per 100.000 abitanti in 14 giorni, uno dei livelli più alti in Europa.
Si raccomandano ancora maschere, allontanamento sociale e lavaggio frequente delle mani.