La Catalogna ha stabilito una pietra miliare demografica registrando un numero record di residenti stranieri, che ora rappresentano il 17,2% della popolazione totale.
L’aumento del 10% della popolazione straniera, che ora ammonta a 1.361.981 abitanti, è diventato un fattore chiave della crescita demografica nella regione, soprattutto in un contesto di calo della fertilità e di invecchiamento della popolazione.
La crescita della popolazione straniera è stata significativa dal 2000, quando rappresentava solo il 2,9% del totale. Questo aumento, segnato dai cicli economici, ha avuto un impatto eterogeneo nelle diverse regioni della Catalogna.
Gli ultimi dati evidenziano l’aumento in contee come Cerdanya, Ripollès, Garrotxa e Barcelonès, evidenziando la concentrazione geografica di questo fenomeno demografico.
Parte della popolazione catalana è costituita da residenti stranieri
Comuni come Guissona, Castelló d’Empúries, La Portella, Lloret de Mar e Salt si distinguono per avere più del 25% della loro popolazione composta da stranieri. Questa concentrazione dimostra il ruolo chiave di settori come il turismo e l’agricoltura nell’attrarre popolazione straniera, ma pone anche sfide in termini di alloggi, servizi e coesione sociale.
L’origine della popolazione straniera in Catalogna è varia, con rappresentanti di 170 nazionalità diverse. I cittadini marocchini, rumeni e italiani sono in cima alla lista, seguiti da altri gruppi europei.
Questa diversità sottolinea la complessità del fenomeno migratorio e la necessità di politiche inclusive e adatte alle diverse comunità.
L’esodo ucraino ha lasciato il segno anche in Catalogna, dove risiedono più di 40.000 persone di nazionalità ucraina.
Questo gruppo demografico si concentra principalmente a Barcellona, Lloret de Mar, Guissona e Badalona, ma mostra una distribuzione significativa anche in altre aree, come la regione di Segarra.
Il fattore economico gioca un ruolo cruciale anche nella distribuzione geografica della popolazione straniera, con una maggiore densità nelle aree costiere e nelle regioni agricole.
Particolarmente significativa è la presenza di stranieri europei, che rappresentano quasi un terzo della popolazione straniera totale e riflettono la diversità delle nazionalità presenti in Catalogna.
La migrazione è stata un motore demografico fondamentale in un contesto di calo della fertilità e di invecchiamento della popolazione. Questa crescita disomogenea è stata influenzata dai cicli economici, con periodi di accelerazione e decelerazione a seconda della situazione economica.
La Catalogna è nel mezzo di un cambiamento demografico dinamico e diversificato, guidato in gran parte dalla migrazione internazionale. Se da un lato questo fenomeno offre opportunità economiche e culturali, dall’altro pone sfide in termini di integrazione, gestione del territorio e coesione sociale.
La regione è ora uno spazio di inclusione in cui si cerca di garantire uno sviluppo sostenibile e armonioso per tutti gli abitanti della regione, locali o stranieri.