L’Hospital Clínic di Barcellona celebra un traguardo medico senza precedenti con la nascita del primo bambino trapiantato di utero in Spagna.
Tamara Franco, una donna di 34 anni affetta dalla sindrome di Rokitansky, una malattia congenita che colpisce il sistema riproduttivo femminile, ha potuto realizzare il suo sogno di diventare madre grazie a questa tecnica rivoluzionaria.
La sindrome di Rokitansky colpisce circa una donna su 5.000 in tutto il mondo, che nasce senza utero e tube di Falloppio, impedendo loro di concepire naturalmente.
Nonostante queste avversità, Tamara non ha mai perso la speranza di formare una famiglia.
Il processo all’Ospedale Clínic di Barcellona
Dopo aver appreso che il Clínic di Barcellona stava conducendo ricerche sul trapianto di utero, ha contattato il dottor Francisco Carmona, che è diventato il suo alleato in questo viaggio straordinario.
Il processo ha comportato una serie di esami sia per Tamara che per sua sorella, che alla fine ha donato il suo utero per rendere possibile la gravidanza.
Dopo un intervento riuscito di 20 ore nell’ottobre 2020, Tamara ha avuto un recupero normale ed è stata sottoposta a un trattamento immunosoppressivo, come chiunque altro con un organo trapiantato.
Dopo due mesi, Tamara ha avuto le prime mestruazioni, segno che l’utero trapiantato funzionava correttamente.
Tuttavia, un aborto spontaneo all’ottava settimana di gestazione ha portato un momentaneo scoraggiamento. Ma Tamara non si è arresa e, dopo aver superato il contrattempo, ha proseguito con coraggio.
La strada verso la maternità non è stata facile per Tamara, che ha contratto anche la COVID-19 nel bel mezzo della pandemia, ritardando ulteriormente il processo.
Ma finalmente, dopo un quarto trasferimento di embrioni, Tamara rimase incinta di Jesus, il suo bellissimo figlio.
Gravidanza ad alto rischio
Dato l’alto rischio della gravidanza dovuto alla prematurità, Tamara è stata visitata da un’équipe medica specializzata in ginecologia e medicina materno-fetale.
La gravidanza è stata monitorata attentamente e un taglio cesareo convenzionale è stato programmato a 30 settimane di gestazione per garantire la sicurezza della madre e del bambino.
La nascita di Gesù, attraverso un parto cesareo senza complicazioni, è stata un momento emozionante e gioioso per Tamara e l’équipe medica.
Il bambino pesava 1.125 grammi alla nascita e ha ricevuto le cure necessarie nell’Unità di terapia intensiva neonatale per 43 giorni, senza complicazioni significative nonostante fosse prematuro.
Il dottor Francisco Carmona, che ha guidato l’équipe medica in questo storico risultato, ha espresso il suo entusiasmo e ha sottolineato l’importanza di questa svolta nella medicina riproduttiva.
Ha indicato che ci sono solo dieci o dodici équipe mediche al mondo in grado di eseguire questa tecnica.
La nascita del primo bambino trapiantato in utero in Spagna segna una pietra miliare nel campo della medicina.