Il ciclo Katharsis torna al Teatre Lliure con sei proposte sceniche che fanno parte del programma per il 2023.
Il Conte di Torrefiel e altri artisti internazionali e locali si uniscono per offrire al pubblico un’arte diversa che va oltre la performance, le scene e il teatro.
La katharsis, nella sua quarta edizione, si compone di quattro punti cardinali: contemplazione, ascolto, riconoscimento e giudizio.
Gli spettacoli rompono con la tradizione e le norme delle arti sceniche.
La proposta dovrebbe essere presentata entro due settimane.
È possibile assistere a tutti gli spettacoli nello stesso fine settimana. Anche vedere due o tre spettacoli nello stesso giorno.
Ciclo Katharsis al Teatre Lliure: un’esperienza degli estremi
La Plaza
A La Plaza, El Conde de Torrefiel propone uno spettacolo diverso per estetica e molto apprezzato dalla critica. Le presentazioni si terranno il 26 e 27 gennaio. The Plaza è il ritratto di un paesaggio. Attraverso questo spazio pubblico, l’opera mostra realtà di persone e vite invisibili. Mondi lontani, ma che convivono sullo stesso palco senza nemmeno toccarsi.
Violenza domestica
L’opera dell’artista svedese Markus Öhrn arriva al Lliure sotto forma di una performance di 5 ore in cui si può entrare e uscire. Mostra quanto sia banale e brutale la violenza domestica. L’ambiente è semplice e normale, con un quadro alla parete, un orologio a cucù, fiori sul tavolo e mobili bianchi Ikea. In questo spazio emergono sentimenti e situazioni di dolore, aggressività e sofferenza. Questi sono gli estremi della violenza domestica. Sarà presentato il 21 e 22 gennaio alle ore 18:00.
Felicità: parte del ciclo Katharsis al Teatre Lliure
È il campione della costruzione di una felicità artificiale ottenuta con antidolorifici, farmaci e antidepressivi. L’opera che verrà presentata fino al 28 gennaio è dell’artista olandese Dries Verhoeven, in cui, attraverso un’installazione-performance continua, l’autore mostra un umanoide che dispensa in una farmacia situata al centro di uno spazio pubblico. È la combinazione perfetta di farmaci e robotica, dove l’artificiale e l’umano si fondono.
Tête-à-tête
La pièce di Stéphane Gladyszewski, che verrà rappresentata il 22 gennaio, ha un formato con passaggi per un solo spettatore e una frequenza di rappresentazione ogni mezz’ora. Si tratta di una novità in cui è possibile inserire il proprio volto in una maschera incorporata in un pannello rimovibile. E attraverso le cuffie si può sperimentare un universo sonoro immersivo dove una voce sussurra le parole della poesia di Octavio Paz “Due corpi di fronte…”.