Il ministro catalano per l’Azione per il clima, David Mascort, ha annunciato, in occasione dell’incontro sul clima COP28 a Dubai, che la Catalogna punta a riutilizzare ben 120 ettometri cubi di acqua entro il 2027.
Questo volume equivale alla quantità di acqua che la città di Barcellona consuma annualmente. Queste dichiarazioni sono state fatte nell’ambito del Piano catalano di riutilizzo dell’acqua rigenerata, un progetto che prevede di investire 126 milioni di euro in circa 30 misure fino al 2027.
Mascort ha sottolineato l’importanza di questo piano nel contesto dell’attuale siccità e delle future crisi idriche previste a causa dell’emergenza climatica.
Il riutilizzo dell’acqua viene presentato come una strategia fondamentale per generare risorse idriche in una regione colpita da scarsità d’acqua.
Barcellona intende riutilizzare l’acqua che consuma in un anno
L’assessore ha spiegato che il volume d’acqua che si prevede di riutilizzare sarà risparmiato dai serbatoi, garantendo così l’approvvigionamento per tutti i cittadini. Questo annuncio fa parte di un più ampio sforzo per raggiungere l’obiettivo di riutilizzare il 70% dell’acqua in Catalogna entro il 2040, con un investimento totale di 407 milioni di euro.
Gli investimenti previsti fino al 2027 comprendono più di 30 misure, tra cui la creazione di 24 stazioni di rigenerazione dell’acqua (WRS) e la ricarica delle falde acquifere nelle zone costiere. Questo sforzo non mira solo ad affrontare l’attuale siccità, ma anche a prepararsi per le sfide idriche future.
Il processo è suddiviso in due fasi: la prima, fino al 2027, con un investimento di 126 milioni di euro, e la seconda, tra il 2028 e il 2040, con un ulteriore investimento di 155 milioni di euro. In questa seconda fase, si prevede che il 70% dell’acqua sarà riutilizzata.
Riutilizzare l’acqua: un obiettivo prioritario
I dettagli delle oltre 30 misure non sono stati resi noti, ma si prevede che coinvolgeranno tecnologie avanzate e l’implementazione di processi efficienti per garantire la sicurezza e la qualità dell’acqua.
Vale la pena ricordare che, secondo i dati del Governo, nel 2022 il 12% dell’acqua trattata in Catalogna era destinata al riutilizzo diretto, pari a circa 71 ettometri cubi. Un altro 31% è stato utilizzato indirettamente, il 18% è stato iniettato nei corsi d’acqua e il 39% è stato scaricato in mare.
Questo annuncio si inserisce nel contesto più ampio della COP28, dove i leader del clima di tutto il mondo sono alla ricerca di soluzioni innovative per affrontare la crisi climatica e le sue varie implicazioni, compresa la gestione sostenibile dell’acqua.
Infatti, in questo contesto, la Catalogna sta discutendo misure per garantire l’approvvigionamento idrico e il riciclo della risorsa. In ultima analisi, la decisione spetta ai comuni, che devono trovare un equilibrio tra tradizione, feste e attività ricreative e responsabilità ambientale in tempi di scarsità.