“L’immagine umana. Arte, identità e simbolismo” è la nuova mostra allestita al CaixaForum di Barcellona, che riunisce 151 pezzi che vanno da un teschio umano modellato circa 9.500 anni fa a opere contemporanee.
La mostra comprende importanti contributi di arte contemporanea della Fundación La Caixan, anche se la maggior parte di essi proviene dalle collezioni del British Museum di Londra.
La mostra ci invita a riflettere su come ci vediamo e su come ci mostriamo agli altri attraverso l’arte.
Il film si interroga su cosa sia un corpo perfetto e su come il concetto di bellezza si sia evoluto nelle diverse culture ed epoche.
Dalle figure femminili arrotondate ritrovate negli antichi siti di Siria, Iraq ed Egitto ai corpi atletici dell’iconografia greca e romana, possiamo vedere come le proporzioni ideali siano variate nel tempo.
Immagine umana, arte e simbolismo
La mostra presenta una grande diversità di opere, dove sculture, incisioni, maschere, fotografie e opere contemporanee coesistono in un interessante dialogo visivo.
Opere di artisti come Raffaello, Rembrandt, Matisse e Goya si intrecciano con pezzi contemporanei e ritratti storici, come il ritratto ottocentesco della regina Isabella la Cattolica.
È inclusa anche un’installazione interattiva dell’artista digitale Rafael Lozano-Hemmer, che fonde tutte le immagini del pubblico in un’unica figura.
Anche il volto svolge un ruolo fondamentale in queste rappresentazioni, sia per catturare i dettagli fisici di una persona sia per illustrare le caratteristiche di una classe sociale.
La mostra presenta esempi di ritrattistica che vanno dalle ceramiche della cultura Moche in Perù a opere contemporanee che sfidano gli stereotipi di bellezza, come l’opera “Dea tatuata” dell’artista giapponese contemporaneo Koya Abe.
Anche il potere religioso e politico ha utilizzato la figura umana come mezzo per generare empatia, rispetto o paura. Nella mostra si possono trovare figure Maori tatuate, statuette del leader Mao Tse Tung e i distintivi di propaganda politica di Obama e Trump, che ora fanno parte della collezione del British Museum.
Chiusura in bellezza
L’ultimo spazio della mostra si concentra sul corpo trasformato e sulla sua relazione con la diversità sessuale e il cambiamento di identità.
Spicca il caso dello Chevalier d’Eon, un aristocratico francese del XVIII secolo che visse i suoi ultimi anni sotto le sembianze di una donna.
La mostra “L’immagine umana. Arte, identità e simbolismo” immerge i visitatori in un viaggio storico e visivo attraverso la rappresentazione della figura umana nelle arti plastiche.
È un promemoria della ricchezza e della diversità dell’arte e della sua capacità di esplorare temi universali come l’identità e la bellezza.