La tradizione corale catalana risale ai tempi di Josep Anselm Clavé e l’eccellente salute corale del paese è viva e vegeta. Nei cuori ci sono sempre stati marchi amatoriali e professionali, che hanno creato e consolidato con sufficiente autorità e identità. E, naturalmente, la professionalità che si comprende dalla vocazione al servizio e dalla vocazione artistica. Tra questi, il Coro Francesc Valls, diretto da Pere Lluís Biosca.
Qualità interpretativa
Questo gruppo corale della Cattedrale di Barcellona e della Sagrada Família è noto per la sua qualità interpretativa. Questo è possibile grazie all’eccellenza individuale dei membri, al carisma e alla saggezza di Biosca. Coloro che hanno un senso di responsabilità e il team di cantanti che lo compongono.
Inoltre, se a questo si aggiungono gli interventi casuali di solisti con voci come quella del mezzosoprano Eulàlia Fantova, la quadratura del cerchio diventa più che evidente. Questo concerto al Petit Palau è stato confermato ancora una volta, con un programma intelligente e impegnativo. Ciò è dovuto alle difficoltà di alcune pagine interpretate.
Un impegno per la musica del 20° e 21° secolo
La scelta del repertorio è stata una scelta e una presa di posizione per la musica del XX e del XXI secolo, da Flower Songs di Britten a In the Beginning di Aaron Copland, entrambi ad aprire un concerto di argomento anglosassone. Si baserà su tre brani di tre dei più famosi artisti, vivi e attivi e presenti ai concerti: Mariona Vila, Albert Guinovart e Bernat Vivancos (autore di Amicus míos).
Salute corale ottimale del paese: comunione tra pubblico e interpreti
Questi brani di Britten vanno oltre il tono sacrale del resto del programma, un concerto che ha permesso una comunione totale tra pubblico e interpreti. Questo ha permesso alla serata di avere finalmente e orgogliosamente una formazione artistica di qualità. Inoltre, contribuisce a quanto detto all’inizio, per quanto riguarda il materiale corale, è un paese che gode di ottima salute.
Esibizioni solistiche di alto livello
Naturalmente, i solisti presenti non erano solo strumentisti, ma anche cantanti solisti di talento. Si sono uniti al coro in vari momenti del concerto, offrendo performance soliste e collaborative di alto livello.
Un mix di voce d’angelo e virtuosismo
La combinazione di voce angelica e virtuosismo strumentale ha creato momenti di pura magia musicale che non solo sono stati acclamati con entusiasmo dal pubblico, ma lo hanno anche fatto sprofondare in un silenzio riverente per la loro bellezza.
Per molti, questo concerto è stato più di una semplice esperienza musicale; è stato un promemoria del potere trasformativo e consolidante della musica in un momento di bellezza condivisa. Alla fine del concerto la folla è letteralmente esplosa in piedi, applaudendo per dimostrare il proprio affetto al Coro Francesc Valls per un’esperienza corale indimenticabile.