Nei prossimi mesi, il Comune di Barcellona sta preparando 10.000 licenze per l’utilizzo di spazi pubblici per motociclette, ciclomotori elettrici e biciclette ad uso condiviso (servizio di “sharing”). Si tratta del doppio del numero di licenze attualmente rilasciate.
Il decreto che regolamenta il car sharing è già in fase di approvazione. Da parte loro, le aziende che si aggiudicheranno il contratto dovranno fornire i dati di geolocalizzazione dei veicoli. Tuttavia, non potranno concentrare più del 50% della loro flotta operativa nel centro città.
Anche il Comune ha iniziato a preparare un regolamento simile per la concessione di licenze per il noleggio di scooter. Questo perché quest’anno sono state comminate più di 700 multe per divieto di sosta in luoghi pubblici.
Barcellona prepara 10.000 licenze
Ogni licenza concessa ha una validità iniziale di 3 anni, che il titolare può prorogare per un ulteriore anno se autorizzato dal Comune di Barcellona. Ogni anno il numero totale di licenze in vigore in città sarà rivisto in conformità con i regolamenti. Ciò al fine di apportare le necessarie modifiche in base alla capacità dello spazio pubblico della città.
La concessione della licenza sarà subordinata al pagamento della tassa comunale per veicolo, che per il 2019 è di 71,51 euro all’anno, come stabilito dall’Ordinanza fiscale 3.10.
L’obiettivo è quello di rendere il car sharing un’alternativa di mobilità valida e regolamentata. Tutto questo per evitare problemi di saturazione in alcune zone del centro di Barcellona.
Per il primo anno, il numero di licenze di bike sharing per uso economico è stato fissato a 3.975 in tutta la città. Di questo numero, solo un massimo di 1.325 può essere assegnato a una singola azienda. Il numero totale di moto e ciclomotori in città è di 6.958 e 2.319 per azienda.
Sanzioni e obblighi previsti dal regolamento
Per ottenere e mantenere la licenza, il regolamento richiede ai licenziatari di rispettare una serie di doveri e obblighi. Uno dei principali è quello di garantire che le biciclette possano essere parcheggiate solo negli appositi spazi.
Questi corrispondono agli spazi ancorati ai parcheggi a forma di U rovesciata. Un altro requisito è quello di non concentrare più del 50% della flotta di ciascun operatore nel centro città per più di due ore alla volta.
Le sanzioni pecuniarie per il mancato rispetto delle condizioni di utilizzo dello spazio pubblico e per il mancato possesso della relativa licenza saranno di 450,76 euro.
Mobike, uno degli operatori di bike-sharing, ha applaudito l’iniziativa con cui Barcellona sta preparando 10.000 licenze e regolamenterà il funzionamento di questo tipo di trasporto.