Nel tentativo di soddisfare la necessità di alloggi a prezzi accessibili, il Comune di Barcellona ha rinnovato l’accordo con la SAREB per la cessione di alloggi in affitto sociale.
Questo nuovo accordo, che sostituisce quello firmato nel 2015, aggiunge 23 nuove abitazioni alle 143 già trasferite, con la possibilità di aumentare questo numero a 200 in totale.
L’accordo, firmato da Pau Pérez de Acha, direttore della SAREB per gli alloggi sociali e a prezzi accessibili e per le relazioni istituzionali, e da Laia Bonet, primo vicesindaco del Comune di Barcellona, rafforza l’impegno di entrambi gli enti per l’edilizia sociale.
Condizioni per il trasferimento dell’affitto sociale e del diritto di acquisto preferenziale
Il nuovo accordo mantiene i termini concordati nel 2015, con una durata massima di otto anni. Durante questo periodo, il Comune di Barcellona mantiene il diritto preferenziale di acquistare le abitazioni trasferite.
Come corrispettivo dell’usufrutto, il Comune pagherà un canone di 125 euro al mese per ogni abitazione vuota al momento del trasferimento e di 75 euro al mese per le abitazioni occupate.
Le 23 nuove abitazioni sono state valutate dai servizi tecnici e sociali dell’Istituto municipale per l’edilizia abitativa e la riabilitazione (IMHAB) per garantire che soddisfino le condizioni di abitabilità adeguate.
Se saranno necessari investimenti per il suo sviluppo, entrambe le entità ne condivideranno i costi.
Impegno sociale e rinnovo annuale
L’accordo stabilisce che nei casi in cui gli alloggi ospitino famiglie in situazione di vulnerabilità, il Comune studierà la regolarizzazione della situazione attraverso contratti di affitto.
Con una durata iniziale di quattro anni, l’accordo può essere rinnovato annualmente per un massimo di altri quattro anni. Al termine di questo periodo, le case torneranno alla SAREB, che surrogherà i contratti di affitto esistenti.
Distribuzione territoriale delle abitazioni
I 166 alloggi trasferiti dalla SAREB e i 23 alloggi aggiuntivi previsti dal nuovo accordo sono distribuiti territorialmente come segue:
- Ciutat Vella: 2 abitazioni
- Sants-Montjuïc: 20 appartamenti
- Gracia: 4 abitazioni
- Horta-Guinardó: 23 abitazioni
- Nou Barris: 77 abitazioni
- Sant Andreu: 26 abitazioni
- Sant Martí: 14 abitazioni
Questo impegno congiunto riflette l’importanza che entrambe le organizzazioni attribuiscono alla questione degli alloggi a prezzi accessibili a Barcellona, collaborando per fornire soluzioni tangibili alle comunità più vulnerabili.
Garantendo il diritto di acquisto preferenziale, il Comune mostra l’intenzione di mantenere questi alloggi nell’inventario degli affitti sociali anche dopo la fine dell’accordo, garantendo così un impatto duraturo sulla città.
L’azienda è stata fondata nel 2012 e nel 2022 ha integrato il principio della sostenibilità e dell’utilità sociale nei suoi obiettivi di lavoro iniziali. In questo modo, sono stati in grado di promuovere iniziative di edilizia sociale e a prezzi accessibili, in modo che attraverso i beni sia possibile avere un impatto positivo sull’ambiente delle persone più vulnerabili.