Durante l’estate è normale vedere i cinghiali, soprattutto nelle zone alte di Barcellona. In questo periodo dell’anno, infatti, i cinghiali proliferano in città perché trovano facilmente cibo nelle aree urbane.
Tuttavia, questi animali sono già considerati un’infestazione globale che sta diventando sempre più urbana.
E per la gestione di questa specie, all’inizio di settembre 2022, più di 200 scienziati e tecnici esperti nella gestione dei cinghiali si sono riuniti nel comune di Seva (Barcellona).
Persone provenienti da 25 Paesi si sono riunite per il 13° Simposio internazionale su questi animali e altri suidi.
L’incontro si è svolto nella Riserva della Biosfera del Montseny e il tema era la sfida di controllare la crescita delle popolazioni di cinghiali.
Hanno anche discusso gli impatti di questa specie sul livello socio-economico e sulla biodiversità di una regione.
I cinghiali proliferano a Barcellona: una piaga globale e urbana
Gli scienziati presenti al simposio hanno invitato le amministrazioni locali a prendere provvedimenti urgenti per gestire la sovrappopolazione di suini selvatici.
L’obiettivo è evitare di aggravare i problemi che possono causare nelle città e persino la salute pubblica.
Sono stati descritti come una“piaga globale” che attraversa i confini della Catalogna. Sono stati individuati a Roma, Hannover, nelle Fiandre e negli Stati meridionali degli Stati Uniti.
Qui hanno causato danni in città, nei campi, incidenti stradali e persino attacchi ad altri animali e a diverse persone.
La gestione di questa specie è diventata una sfida scientifica, sociale e politica.
Perché la popolazione di cinghiali è aumentata?
Le cause sono molteplici. Tra i fattori più significativi vi sono la mancanza di predatori naturali e il facile accesso al cibo per questi animali.
Nel caso della Catalogna, la popolazione di cinghiali è raddoppiata in 20 anni.
Finora, l’unico metodo di controllo efficace è la caccia selettiva, che ha prodotto circa 67.000 animali uccisi all’anno.
Si attende ancora la produzione di un vaccino sterilizzante. A questo proposito, l’Universitat Autònoma de Barcelona, UAB, insieme alla Diputació, sta testando vaccini contraccettivi.
Gli esperti indicano che solo tra cinque o sei anni sarà possibile avere risultati efficaci, a causa dei test e del follow-up che devono essere effettuati su ogni giovane esemplare che si riesce a vaccinare.
Si stima che nell’area vi siano circa 200.000 esemplari, una cifra simile al numero di persone che vivono in una città come Sabadell.
Il simposio ha anche chiesto di intensificare la ricerca e il sostegno finanziario per investire in metodi di protezione delle colture, misure per evitare collisioni con i veicoli e per ridurre l’accesso degli animali ai rifiuti o al cibo per animali domestici.