Con risultati molto incoraggianti per i pazienti oncologici, una tecnica di congelamento per il trattamento dei tumori primari è stata applicata all’Hospital de Bellvitge di Barcellona, HUB.
Si tratta della “crioablazione percutanea” o congelamento dei tumori, che in alcuni casi può sostituire l’intervento chirurgico.
I risultati sono molto promettenti, poiché la tecnica prevede il congelamento dei tumori a temperature fino a -40 gradi mediante l’inserimento di aghi speciali nel tumore.
In questo modo, le cellule tumorali vengono distrutte in modo molto preciso.
La nuova tecnica si sta dimostrando efficace nel trattamento dei tumori primari perché è un metodo meno invasivo rispetto alla chirurgia. Inoltre, non richiede incisioni sulla pelle.
Per quanto riguarda il trattamento dei tumori secondari (quelli già metastatizzati), la “crioablazione percutanea” si è dimostrata efficace nel ridurre il dolore e alleviare altri sintomi.
La tecnica di congelamento o crioablazione percutanea
Questo metodo può essere applicato ai tumori primari localizzati nelle parti “molli” del corpo, come le aree vicine alle articolazioni, ai muscoli e alle ossa.
Già per i tumori secondari mostra risultati positivi in termini di gestione del dolore.
Questa scoperta rappresenta una nuova pietra miliare nella ricerca sul trattamento dei tumori e l’impulso per ulteriori ricerche.
La procedura viene eseguita con il paziente in sedazione, senza bisogno di anestesia generale, evitando così un processo invasivo.
Un altro vantaggio è che il paziente viene ricoverato in ospedale per un massimo di 24 ore.
Inoltre, facilita il trattamento di aree più ampie rispetto ad altre tecniche e consente la visualizzazione dell’intera area interessata.
Coprendo una buona estensione dell’area interessata, è possibile evitare lesioni alle strutture vicine al tumore.
Gli effetti della crioablazione sono immediatamente visibili.
Sebbene questo trattamento sia un pioniere in Spagna, l’ospedale di Bellvitge ha iniziato a utilizzarlo nel 2015, diventando il primo centro in Catalogna a utilizzare questa tecnica per trattare i tumori dell’apparato locomotore.
I trattamenti eseguiti hanno coinvolto radiologi interventisti specializzati in patologia muscolo-scheletrica, in collaborazione con anestesisti, oncologi e chirurghi.
L’HUB condivide la sua esperienza
Da parte sua, l’Hospital Universitario de Bellvitge, HUB, ha condiviso la sua esperienza nella crioablazione percutanea dei tumori dell’apparato locomotore nel 1° corso teorico-pratico rivolto ai radiologi interventisti dei centri sanitari di tutta la Spagna.
Il corso si è tenuto il 17 e 18 ottobre presso le strutture dell’HUB, dove sono stati esaminati i risultati del trattamento, i vantaggi e le possibili complicazioni della tecnica.
I partecipanti hanno anche partecipato a sessioni pratiche nella sala di tomografia computerizzata dell’ospedale.