Questo è il quartiere in cui vive Rosalía a Barcellona, lo stesso in cui vive Manolo García.

Rosalía è tornata. E, come previsto, è tornata alla grande. Dopo mesi di silenzio e indiscrezioni, l’artista catalana è tornata a fare notizia con l’uscita del suo nuovo album, LUX. L’album, che uscirà il 7 novembre, inaugura una fase più introspettiva, spirituale e luminosa della sua carriera. Un lavoro che, come lei stessa ha confessato, è nato tra casa sua e lo studio, in un angolo molto speciale di Barcellona: il quartiere di Poblenou.

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Un rifugio creativo tra il mare e la città

Sebbene la sua agenda la porti costantemente tra Los Angeles, Miami e tournée internazionali, Rosalía non si è mai staccata dalla sua terra. Ogni volta che torna a Barcellona, si stabilisce nella sua casa di Poblenou, un quartiere che è riuscito a trasformarsi senza perdere la sua essenza. Quello che un tempo era un quartiere operaio pieno di fabbriche è oggi il cuore artistico e tecnologico della città, pieno di studi di design, laboratori, caffè bohémien e strade che respirano creatività.

In questi ambienti, l’artista ha trovato il perfetto equilibrio tra tranquillità e stimolo creativo. Il Poblenou le offre la calma di un quartiere residenziale e l’energia di un quartiere in piena effervescenza culturale, oltre a una posizione ideale: vicino al mare e al centro di Barcellona. È facile immaginarla mentre passeggia per le sue strade o prende un caffè davanti al Mediterraneo prima di chiudersi a comporre.

La casa dove è nata LUX

La sua casa non è una casa qualsiasi. Rosalía ha trasformato un vecchio edificio industriale di 117 metri quadrati in uno spazio intimo, luminoso e pieno di anima. L’edificio conserva i soffitti alti, le travi metalliche e le grandi finestre tipiche del suo passato industriale, ma combina tutto questo con un design interno fatto di linee pure, materiali naturali e una tavolozza di toni neutri.

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Legno, marmo e pietra creano un’atmosfera calda e sofisticata che contrasta con l’atmosfera industriale dello spazio. Non c’è nulla di superfluo, solo luce, calma e armonia, tre parole che definiscono anche l’essenza di LUX.

Rosalía chiama questo spazio la sua “cella musicale”. Lì, circondata dal silenzio e dalla vegetazione, si è rinchiusa per mesi per lavorare all’album, cercando l’autenticità che caratterizza questa nuova fase. Non sorprende che da queste mura sia nato un lavoro che parla di introspezione, rinascita e spiritualità.

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Poblenou, uno specchio della sua evoluzione

Il quartiere in cui vive Rosalía ha molto in comune con la sua carriera. Il Poblenou è un simbolo di reinvenzione, un luogo che da enclave industriale è diventato uno dei poli creativi più potenti d’Europa. E Rosalía, in un certo senso, ha seguito un percorso simile: ha trasformato il flamenco in un linguaggio contemporaneo, ha rotto gli schemi e collegato le tradizioni con la tecnologia, le radici con l’avanguardia.

Questa dualità – tra il vecchio e il nuovo, l’artigianato e il digitale – è presente in ogni angolo del quartiere. Dai suoi laboratori convertiti in studi alle gallerie che coesistono con i vecchi muri di mattoni, Poblenou incarna il mix che definisce l’artista. Non sorprende quindi che abbia scelto questo ambiente come suo rifugio.

Barcellona, le sue radici più profonde

Nonostante la sua fama internazionale e la sua vita tra i continenti, Barcellona rimane il suo punto di partenza e la sua casa emotiva. È qui che tutto è iniziato: la sua formazione, le sue prime collaborazioni e l’identità artistica che l’ha portata a rivoluzionare la musica spagnola.ç

Rosalía non torna a Barcellona solo per nostalgia, ma anche perché trova nella città l’energia necessaria per creare. La sua gente, le sue strade e la sua luce mediterranea alimentano il suo processo creativo. In LUX c’è molto di questo legame: puoi sentirlo nei ritmi, nei silenzi, nel mix di suoni che sembra riflettere il battito mutevole della città.

L’anima dell’album più personale di Rosalía

LUX non è un album come tanti. È il risultato di due anni di ricerca interiore, un lavoro che parla di luce, purezza e trasformazione. L’artista ha spiegato che, durante la creazione dell’album, ha trascorso intere giornate tra la sua casa di Poblenou e lo studio, componendo, registrando e sperimentando nuovi suoni.

Il risultato è un progetto che fonde l’elettronica e l’acustica, l’intimo e il globale. LUX è un viaggio verso l’interno, ma anche uno specchio del momento vitale di Rosalía: un’artista che è maturata, che ha imparato a rallentare e che ora illumina da un luogo più sereno.

Un rifugio dal rumore

Lontana dal trambusto dei media, la sua casa di Poblenou le offre il silenzio di cui ha bisogno per riconnettersi con se stessa. Qui può camminare a piedi nudi, cucinare, suonare la chitarra o semplicemente lasciar passare il tempo. Dalla sua terrazza si può vedere il mare tra gli edifici, ricordandole che, sebbene la sua musica voli lontano, le sue radici sono ancora qui, a Barcellona.

Rosalía ha fatto della sua casa un santuario creativo, uno spazio in cui calma e ispirazione si incontrano. Forse è per questo che LUX non avrebbe potuto essere concepito altrove.

Una luce nata a Barcellona

Quando i riflettori si spengono e i voli intercontinentali sono alle spalle, Rosalía torna a Poblenou. Lì, in questo quartiere che simboleggia la rinascita della città, trova la pace e l’autenticità di cui ha bisogno per continuare a creare.

Barcellona non è solo la sua città natale: è la sua fonte di energia, la sua musa costante e il suo punto di equilibrio. E se c’è una cosa che LUX dimostra è che l’artista più internazionale di Spagna continua a trovare la sua luce più brillante proprio dove tutto è iniziato: nelle strade del Poblenou.