Con un forte avvertimento che tutti i taxi in bicicletta trovati in circolazione sarebbero stati confiscati, il Comune di Barcellona ha lavorato per meno di una settimana per bandire il business dei taxi in bicicletta a Barcellona.
La Guardia Urbana, sulla base di questa direttiva, ha già effettuato decine di sequestri e imposto sanzioni. Di conseguenza, da una settimana a questa parte, i taxi in bicicletta sono scomparsi dai siti turistici più importanti della città.
Non si vedono più per le
strade del Gòtic
Barceloneta, il Quadrat d’Or dell’Eixample, intorno al Camp Nou, al Park Güell, alla Sagrada Família, tra gli altri.
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Il business dei taxi in bicicletta a Barcellona
Secondo fonti comunali, si stima che a Barcellona ci siano circa 1.500 tassisti in bicicletta.
Si tratta di un’attività illegale che non è diminuita nonostante il fatto che nel 2019 la Guardia Urbana abbia già sequestrato un migliaio di questi mezzi di trasporto e abbia comminato più di 1.400 multe.
Jaume Collboni, primo vicesindaco, ha dichiarato che “con questa misura stiamo cercando di convincere coloro che svolgono questa attività a cambiare mestiere, poiché non è il modo di guadagnarsi da vivere”. Verranno inoltre istituiti servizi di riorientamento professionale.
Da parte sua, l’autorità locale sta aspettando che la Generalitat, l’autorità competente per il trasporto dei passeggeri, vieti specificamente questa attività.
Infatti, aggiunge Collboni, “questa attività non apporta nulla alla città, ma genera solo problemi”. È un’attività che deve essere bandita per sviluppare un modello turistico sostenibile e sicuro per Barcellona.
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